Speranta si ajutor
Per ora operiamo nel sud della Repubblica della Moldova, un Paese che ha conquistato la libertà dall’Unione Sovietica solo trent’anni fa e che, ancora oggi, lotta per trovare la propria autonomia economica e sociale. Divisa in due macro aree (nord e sud) la Moldova presenta due realtà non troppo distanti tra loro: mentre nella zona nord si riesce a vivere dignitosamente, la zona sud, principalmente rurale, ha delle situazioni limite.
La campagna moldava è dominata da un’agricoltura di sussistenza, spesso informale, e le poche strutture organizzate, che si trovano raramente nei villaggi, coprono principalmente i bisogni essenziali dei residenti. Il tasso di povertà delle zone rurali è intorno al 19% contro il 5% delle città, e il problema dello spopolamento – diaspora – è uno dei principali (il 43% degli emigranti moldavi era precedentemente impiegato nel settore agricolo). La dimensione più significativa della povertà delle campagne si trova nella difficoltà di accesso ai servizi: la popolazione rurale della Moldova riceve circa un quarto delle forniture di acqua e gas rispetto alla popolazione urbana. Non solo, le stesse associazioni che si occupano di assistenza sociale incontrano maggiori problemi nei villaggi.